Negli ultimi anni ho lavorato come formatrice per giornalisti e attivisti, in Africa e in Asia.
La mia prima, fondamentale esperienza è stata quella in Sud Sudan, dove ho vissuto nel 2012/2013 (fino allo scoppio della guerra, il 15 dicembre). Ho formato i reporter di The New Nation, un magazine in lingua inglese, per un progetto finanziato dalla Cooperazione belga. Il conflitto e la crisi economica hanno successivamente decretato la chiusura del giornale. Uno dei miei colleghi (e amici), Peter Julius Moi, che vedete qui sotto mentre intervista a Juba l’attivista Edmund Yakani, è stato ucciso da killer mai identificati. Il Sud Sudan è tra i Paesi più pericolosi al mondo per chi svolge il mestiere di giornalista.
In Myanmar (Birmania) ho gestito un laboratorio per la scrittura e realizzazione di un documentario web a Mandalay, con una classe mista di giornalisti, fotografi e attivisti. Il progetto, Burma in Action/Today in Mandalay, rientra nelle iniziative sostenute dal Fondo Polacco per la Solidarietà. Il risultato è un documentario interattivo, The Green Mirror, che è stato lanciato a Varsavia nel dicembre 2014.